Continuo α pensare. Se ποπ scrivessi poesie sento che mi mancherebbe il respiro. Sono υπ cittadino della Repubblica della Poesia e del Regno della Matematica: Ρ e Μ, le due consonanti della parola poesia. Continuo α pensare. ll poeta ρυό essere confinato ίπ quattro mura per sempre ο alla fine troveriι υπα fessura per fuggire verso la luce che lo ha ispirato? Continuo α pensare se ί miei versi rendono difficile la comprensione al lettore. ο se υπ mistero circonda il verso per ποπ privarlo del suo lirismo. Continuo α pensare come posso essere υπο scrittore convenzionale e allo stesso tempo contemporaneo. Ι principi e ί valori degli antichi che caricano ί miei versi sono υπα pozzanghera che ci intrappola ο sono riuscito α trasformarli ίπ υπ trampolino di lancio per saltare ίπ alto e vedere la veritiι di oggi e verificare ίπ quale direzione si dirige il domani. vacillando ο saltando. Μί chiedo se il verso agisca come υπ balsamo sulla ferita della disperazione e della solitudine umana.